Milan, servono turnover e mercato: Gattuso e Mirabelli avvisati dai 90′ contro la Fiorentina.
Fiorentina-Milan regala tanti spunti di riflessione a Gennaro Gattuso che avrà a disposizione due giorni per ricaricare le pile e fare il punto sul lavoro svolto fino a questo momento. L’andamento in campionato è tutt’altro che soddisfacente, ma resta l’impressione che la vittoria nel derby di TIM Cup abbia avuto gli effetti sperati sulla rosa. Per la prima volta in questo campionato, infatti, i rossoneri sono riusciti a rimontare uno svantaggio. Consolazione magra, certo, così come poco esaltante forse è il punto messo in cascina, ma guardando indietro non si possono non notare i progressi fatti sul piano mentale da una squadra che sembra aver preso consapevolezza nei propri mezzi.
Milan, il turnover è necesssario
Rispetto a Vincenzo Montella, Gennaro Gattuso ha dimostrato di credere meno nel turnover. Ha trovato il suo zoccolo duro di undici/tredici giocatori e a loro si affida per evitare figure come quelle rimediate in Europa League contro il Rijeka. La scelta è potenzialmente giusta ma va adattata di volta in volta alle situazioni.
La partita contro la Fiorentina ha messo in mostra un Milan stanco, sulle gambe, arrivato al Franchi per portare a casa il punto. È mancato di fatto il centrocampo, con Kessié e Bonaventura esausti, e da lì sono nati i problemi di una squadra in affanno in fase difensiva e poco lucida in fase d’attacco. Con 230 milioni spesi sul mercato la speranza era che il Milan potesse avere una rosa in grado di far fronte a tre competizioni, ma l’impressione è che la coperta sia invece corta. Troppo corta.
Rinforzi dal mercato
È evidente dunque che il Milan debba intervenire sul mercato già a gennaio almeno per provare a puntellare la rosa. A Gattuso serve come l’oro un vice Kessié, con l’ivoriano che rischia di spegnersi ben prima della fine della stagione. Non guasterebbe neanche un attaccante esterno, ma non vorremmo chiedere troppo.